Densità in progressione | Density in progression
International competition for urban redevelopment
Spinea, Venezia, Italy
2013
Architects
Micol Brezigar
Alessandra Lepore
Isabella Moreale
Spinea, una cittadina veneta emblema della mala pianificazione urbana caratteristica di innumerevoli centri del nostro Nord Est, si identifica ormai per sprawl urbano, sistema frammentato di spazi pubblici, tessuto urbano squarciato dal traffico veicolare. Rete urbana, ecologica e della mobilità appaiono tra loro dissociate e facenti parte di un sistema instabile e insostenibile. “Densità in progressione” è una strategia che punta alla densità abitativa, alla definizione di spazi pubblici integrati, alla porosità del tessuto urbano, all'incentivazione di una mobilità dolce, nonché al risparmio energetico. Il principio cardine dell’intervento propone uno sviluppo del progetto in sistematica progressione nel corso del tempo, consentendo un più efficace intreccio tra le reti identificatrici del territorio (urbana, ecologica e della mobilità). Le tre “soluzioni” richieste dal concorso di idee si presentano quindi come “fasi” di uno stesso racconto di pianificazione urbana.Il progetto intende rendere la rete di luoghi pubblici e semi-pubblici omogenei, capillari e continui, ridimensionandoli al fine di ricercare le proporzioni adeguate a quella “narrazione” di spazi a misura d’uomo tipica dei centri storici delle cittadine italiane. Occorre creare una nuova “centralità”, anima della città stessa, attraverso la definizione dei luoghi dove si produce capitale culturale e umano. Coerentemente con il progetto urbano, anche a livello architettonico sono previste tre fasi, tre episodi di uno stesso racconto. Lo sviluppo secondo uno schema modulare dell’edificio consente una forma di edificazione pianificabile nel lungo periodo, offrendo tipologie di appartamenti che possano soddisfare esigenze diverse e garantire un giusto equilibrio e mix sociale. La modularità dell’intervento impone un sistema costruttivo di tipo leggero, “a secco”, perciò dinamico, reversibile, flessibile e prefabbricabile al di fuori del cantiere. L’adozione di un sistema di pannelli lignei che si sviluppano in una successione continua di tamponature e frangisole scorrevoli, non solo crea un variegato gioco di luci e ombre, ma permette di modulare nel corso delle varie stagioni l’illuminazione naturale e gli solar gains. L’autosufficienza energetica del complesso è resa possibile dalla realizzazione di un importante impianto fotovoltaico i cui pannelli sono collocati sulla copertura degli edifici, e collegati a una pompa di calore geotermica, le cui sonde verticali possono agevolmente essere collocate al di sotto sia degli edifici che delle aree pubbliche. La conformazione del comparto consente anche un agevole sistema di raccolta, recupero, filtrazione e riutilizzo dell’acqua piovana, che possa sia sopperire ai fabbisogni in ambito domestico sia abbattere i costi di manutenzione del verde pubblico. Il progetto intende creare una rete continua, diffusa e globale di corridoi ecologici ed energetici, che possano oltrepassare i confini del lotto, capace da un lato di connettere le “isole verdi” esistenti, dall’altro di integrare la rete energetica locale. Tale equilibrio di nodi e corridoi trova la sua massima espressione all’interno del cuore pulsante di Spinea, in cui si concentrano componenti naturali ed elementi appartenenti alla sfera del vivere umano. Il progetto diventa in questo modo il nucleo vivo della città, concreto emblema di un’efficace convivenza tra sistema naturale e sistema antropizzato. Manifesto urbano del vivere sostenibile.
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